La vittoria dell’anima di Beppe Pellegrino

“La vittoria dell’anima” è un romanzo basato sul racconto retrospettivo di un uomo, che volge il suo sguardo profondo e maturo, sulla propria vita trascorsa tra l’arduo inseguimento e la successiva realizzazione del sogno di maratoneta, che ha visto correre velocemente la sua carriera per poi approdare a farsi custode del disegno di vita di un giovane ragazzo. La maratona quindi diventa specchio dell’anima e metafora di superamento dei propri limiti, nonché desiderio di rivincita talvolta infausto: attraverso la “corsa” viene innescato un meccanismo di indagine dei meandri dell’anima per ritrovare se stessi in un salto di qualità mentale volto ad uno smisurato senso di libertà, obbiettivo da raggiungere previa un duro ed estenuante percorso di sforzo psicofisico. La vita è un dono divino, di cui godere incondizionatamente, ma è breve come il passaggio di una meteora che solca veloce il cielo; quindi va vissuta attimo per attimo, senza perdere mai la speranza perché “dietro ogni nuvola ci sono mille soli “
Il libro non è una mera autobiografia o cronaca di eventi riconducibili all’esistenza di una promessa del mondo sportivo, ma un racconto di vita intensa e in parte vissuta, che permette al lettore di assistere ai flashback che stimolano la sua immaginazione e gli restituiscono le immagini vive e emozionanti di ogni gara, cogliendone la relativa tensione e adrenalina in un susseguirsi di suspense e attimi di commossa e viscerale partecipazione a gioie e dolori suscitati da ogni maratona.
L’autore di questo libro, concede al lettore di riscoprire il significato autentico è pulito della competizione, come occasione di crescita spirituale e culturale di ognuno di noi, e come cultura dell’impegno attraverso il concetto dello spirito del sacrificio, in una società in cui si è avvezzi a conseguire facilmente le proprie mete. L’allenamento è il medium per misurare il talento e la forza di volontà,  i veri e unici sentieri da percorrere quando si coltiva un sogno.
Oltre a ciò, queste pagine presentano una valenza socioculturale di fondamentale importanza, poiché mantengono viva la memoria di un periodo storico, ricco di grandi rivoluzioni e cambiamenti  fondamentali per la storia della società italiana. Lo scrittore si sofferma su costumi e stereotipi del territorio italiano, ma in particolar modo di quello salentino, oasi meravigliosa e fatata, che riguardano la vita quotidiana, come abitudini alimentari, attività culturali e di intrattenimento della società degli anni sessanta settanta del secolo scorso.